lunedì 24 settembre 2012

ronda

ci sono posti che ti rubano il cuore. a volte succede, viaggiando, di incontrarne uno. lo senti subito, se è il tuo posto. lo senti nella pancia, lo senti negli occhi.

il mio posto, in questo lungo viaggio andaluso, credo sia ronda. un pueblo blanco sul cucuzzolo di una rupe, a strapiombo su una gola.

intorno, la campagna e le montagne bruciate dal sole. dentro, una ciudad antiqua eredità dei mori, un ponte che pare sospeso, stradine e case immacolate.

toglie il fiato, ronda. e riempie i polmoni di profumi, di fichi, di mandorle, di fichi d'india. di mediterraneo.

ruba il cuore, ronda, per ridartelo indietro pieno.

(per dire: questa era la vista dal terrazzo dalla mia stanza all'ostello babia)

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